Buona Notte Dadà!
Buona Notte, Dadà. Sviluppatore: Elastico srl. Supporto: iPhone, iPod Touch e iPad. Richiede iOS 6.1 o successivi. Lingua: Italiano, Inglese. Prezzo: € 0,89.
Dadàààààà! Ecco a voi, dopo Pinocchio e Ulisse, la nuova nata in casa Elastico, una storia interattiva per sconfiggere la paura del buio, grazie all’aiuto dei Dadà. Stiamo parlando di piccoli e colorati supereroi – parenti lontani dei Minion di Cattivissimo Me – che scendono dalle stelle a bordo del carro dell’Orsa in soccorso dei bambini.
Quando si spengono le luci della sua cameretta, Matteo inizia infatti a sentire passi sinistri sulle scale e a vedere ombre terrificanti allungarsi sul suo lettino. Allora entra in gioco Bzzz, che con la sua piccola antenna capta la richiesta di soccorso e, come uno dei Teletubbies, mostra nello schermo della pancia il bambino bisognoso di aiuto. Uà, un altro dei Dadà, con la sua voce potente lancia l’allarme affinché tutti scendano sulla terra per tranquillizzare Matteo. Il viaggio avrà qualche piccolo inconveniente – come spiaccicarsi sul vetro della sua finestra. Ma i nostri piccoli eroi non si perderanno d’animo e riusciranno a passare sotto la porta d’ingresso e ad andare a illuminare la stanzetta di Matteo, che alla luce dei Dadà capirà come la grande ombra terrificante non è altro che il suo armadio.
Nonostante qualche incertezza nelle animazioni e nelle transizioni da una scena all’altra – per esempio in quella, peraltro gustosissima, dello schianto contro il vetro della finestra – l’app di Elastico cattura il lettore con le belle illustrazioni di Valeria Petrone, che riescono a sfuggire al rischio dello stereotipo, sempre in agguato in un tema così frequentato come quello dei “mostri”. E si concede qualche citazione letteraria, dipingendo nella figura con le corna che sale le scale della casa di Matteo, una delle creature selvagge del classico per l’infanzia di Maurice Sendak.
Dadà recupera un tema, quello della paura del buio che genera i mostri, già caro alla letteratura per l’infanzia, migrato poi attraverso cinema e televisione, che lo hanno arricchito di situazioni e iconografie entrate nell’immaginario popolare – basti pensare al Monsters & Co della Pixar. Portandolo in digitale, come storia interattiva, Elastico ha intelligentemente sfruttato le opportunità del touch screen, con un design delle interazioni calibrato e rispettoso del racconto, che punta ad un pubblico prescolare evitando i toni “dark” per privilegiare invece la simpatia e il colore della squadra di piccoli supereroi. Una squadra che sembra pensata apposta per diventare “serie” – comprensibilmente anche per ragioni commerciali. Attendiamo quindi il sequel.