App e giochi ibridi, per interagire con reale e virtuale

Si moltiplicano negli ultimi tempi i giochi ibridi, capaci di creare un ponte tra il giocattolo o il gioco tradizionale e quello digitale, tra reale e virtuale. Si tratta di prodotti che spesso sposano, come le piattaforme Disney Infinity e Skylanders, l’idea dei characters collezionabili con quella del videogioco e, dal punto di vista commerciale, la rete di distribuzione classica con quella digitale.

Ma esistono anche altre tipologie interessanti di giochi ibridi, che creano un gioco di rimandi tra lo schermo e il mondo che circonda i bambini.

Lego Fusion

Permette di trasferire le costruzioni che facciamo con i mattoncini Lego in una città virtuale, attraverso un’app dedicata. È sufficiente usare su una delle basi Lego Fusion dotate di un chip, costruire normalmente con i mattoncini e poi scattare un’immagine dell’edificio. “Magicamente” la casa andrà a popolare la città.

L’app Sneak

Una rivisitazione del gioco del nascondino, in cui il bambino è invitato a scegliere la propria esca per attirare uno dei mostriciattoli che “abitano” nel tablet e ad andare a nascondersi, in modo da non essere ripreso dall’occhio della telecamera e “sentito” dal microfono del dispositivo. Se riesce a stare fermo e a non fare rumore, di lì a poco uno degli abitanti dell’iPad si farà vivo. Allora dovrà solo avvicinarsi piano, piano in silenzio e toccare lo schermo per scattare una foto all’abusivo.

Osmo

Osmo è un gioco educativo che unisce reale e virtuale, mediante uno specchio “Reflector” che si aggancia alla camera frontale dell’iPad, una base che sostiene il tablet verticalmente e un’apposita app. Nella confezione sono forniti tre giochi: Tangram, che sfida il bambino a organizzare le tessere fisiche per farle corrispondere a quelle sullo schermo, Newton, nel quale i bambini disegnano su carta per vedere istantaneamente le loro opere riprodotte sullo schermo e Words, per giocare con delle tessere alfabetiche e scrivere i nomi di ciò che si vede sul tablet.