Machinarium. Un’avventura grafica punta e clicca

Machinarium. Sviluppatore: Amanita Design. Piattaforma: PC (Windows e Mac OS X), PS3, PSVita. Lingua: inglese. Prezzo9,99 $ (Playstation Store), € 7,49 (Steam).

La storia di questo videogioco prende le mosse nel 2009, quando viene presentato su piattaforma online come avventura grafica “punta e clicca” in flash. Produzione indipendente sviluppata da Amanita Design, un gruppo di giovani programmatori cechi, approderà dopo il 2011 ai tablet (iOs e Android) e dopo il 2012 alle console (PlayStation3 e VITA).

Protagonista del gioco è un piccolo ed espressivo robot che approda, scaricato da una navicella, in un desolato mondo dalle sembianze di una grande discarica postnucleare. Impossibile non pensare alle ambientazioni di Wall-e, il film di Wall Disney che racconta la fuga degli uomini dalla Terra, ridotta a un cumulo di macerie radioattive in cui nessuna forma di vita, se non quella artificiale, può sopravvivere.

Per vederlo procedere nella sua avventura è necessario, schermata dopo schermata (o “schema”), risolvere puzzle e rompicapo spostando e intersecando oggetti, mettendoli da parte per utilizzarli al momento giusto, facendo funzionare leve, interagendo con gli altri omini di latta (anche piuttosto cattivi e pericolosi!) che si incontrano lungo il cammino in una città labirinto

Chi è nuovo a questo genere di gioco (e non riesce proprio a immaginarsi le creative soluzioni dei cosidetti “enigmi”) può però ricorrere ai suggerimenti, che si trovano nella barra orizzontale superiore sotto forma di lampadina (che apre la classica nuvoletta sopra la testa del protagonista e ne raffigura il pensiero) o sotto forma di soluzione illustrata in vigentte, per accedere alla quale ogni volta sarà necessario affrontare un piccolo gioco “sparatutto” (dove conta più la velocità rispetto all’ingegno).

Per far procedere il protagonista del gioco nella sua avventura è necessario toccare leve e oggetti o indicare con un click la direzione in cui lo vogliamo dirigire.

La grafica 2D (le illustrazioni sono state tutte realizzate a mano) è sicuramente uno dei punti di forza del prodotto: evocativa di un futuro inquietante, a volte gotica, dà vita agli sfondi e ai labirinti su cui si sviluppa una storia semplice ma visionaria, affidata a una narrazione per immagini e ai brevi flashback animati in bianco e nero che riemergono dai ricordi del piccolo robot.

Totalmente privo di dialoghi, Machinarium conta però sulle musiche originali del compositore Tomas Dvorak / Floex e su un sound design che accentua la misteriosità delle ambientazioni e degli schemi.

Per arrivare alla fine della storia e scoprirne il finale sono necessarie circa 5 o 6 ore di gioco.