Fall Guys: Ultimate Knockout, il nuovo fenomeno “alla Fortnite”
Nella prima gara, abbiamo affrontato un enorme livello pieno di porte. Molte erano finte, quando abbiamo provato a superarle ci siamo presi una bella capocciata virtuale. Nella seconda, c’erano dei pavimenti rotanti tipo trottola, e abbiamo dovuto saltellare a destra e manca per superare questi accrocchi infernali. Nella terza, siamo finiti in una specie di campo da calcio, e abbiamo dovuto acchiappare delle uova da portare nella nostra “porta”. Solo, gli infingardi avversari venivano a rubarcele!
Il modo migliore di descrivere Fall Guys ai lettori già entrati negli “enta” o “anta” è con la frase “il videogioco liberamente ispirato a Mai dire Banzai” (o per i più attempati, Olimpiadi senza Frontiere). Coloratissimo, senza un briciolo di violenza (non si “muore” mai), Fall Guys divide le centinaia di migliaia di giocatori che sono collegati in ogni momento ai suoi server in gruppi di sessanta, e li fa partecipare a una serie di gare tra una dozzina abbondante di varianti.
C’è un po’ di tutto: corse sfrenate su pannelli che si ribaltano, scivoli da risalire con enormi sfere che cadono in senso opposto all’Indiana Jones, strani aggeggi che ruotano e vi rifilano coppini ben assestati. Una delle prove che mi è piaciuta di più mostra 16 quadratoni dove appaiono dei simboli (mela, pesca, uva e via dicendo) e poi su un megaschermo si svela il simbolo che dovete ricordarvi. Se non saltate sul quadratone giusto, precipitate e siete eliminati.
Su sessanta, vincono i primi 43 nella prima gara – chi arriva dopo è eliminato e può solo assistere come spettatore alle prove successive, o uscire dal match e ricominciare con un altro gruppo. La selezione si fa sempre più spietata, e alla fine ne rimane uno solo, che “vince” una corona. Chiunque partecipi prende un po’ di punti-gioco, che insieme alle ambitissime corone servono per sbloccare mosse simpatiche e costumi. Proprio come in Fortnite, questi abbellimenti grafici non hanno nessun effetto sul gioco, servono solo per distinguersi sul campo virtuale e ovviamente hanno un prezzo.
Fall Guys non ha multiplayer locale: non potrete giocare in famiglia contro la console. Quindi su ogni console gioca una sola persona. È però un vero spasso passarsi il joypad tra madri, padri, figli e fratelli. Chi gioca si diverte, gli altri lo prendono in giro (o fanno il tifo).
Io mi sono molto divertito a improvvisare una telecronaca alla Gialappa’s Band. “Ecco la Mamma Paglianti che prova a passare dalla prima porta – ma no, è finta, e quindi si schianta due volte prima di capire che deve passare da un’altra parte”. Divertimento assicurato dai controlli semplicissimi, visto che si gioca letteralmente con un tasto (al massimo due quando bisogna acchiappare un uovo) e dalla grafica coloratissima e tondeggiante. In arrivo a breve, una “season 2” con tema medioevaleggiante.
Fall Guys è disponibile per PlayStation 4 e PC (Steam), costa meno di 20 euro.