Tecnologia, dannosa per i bambini se toglie spazio ad altre attività
Il “tempo schermo“, l’ormai noto screen time speso tra social media, computer e televisione, è parte rilevante della vita moderna e imparare a gestirlo in modo equilibrato fa parte di un mandato educativo al passo con i tempi. Tuttavia, come ha recentemente rilevato il Royal College of Pediatrics and Child Health inglese, non esistono evidenze scientifiche che dimostrino gli “effetti tossici” della tecnologia, in particolare sui bambini e sui ragazzi.
Di effetti tossici per la salute umana si parla spesso quando si dibatte di tecnologie e media, ma le ricerche sullo screen time fino ad oggi prodotte non hanno ancora dimostrato sicuri nessi di causa-effetto, ricerche rese spesso difficili proprio dal rapido evolversi dell’utilizzo degli schermi (tra social media, compiti da svolgere a casa e utilizzo di dispositivi mobili).
Gli effetti negativi dello screen time sui bambini
In assenza di certezze, per i pediatri britannici è comunque possibile tracciare delle associazioni tra i dati a nostra disposizione per rilevare, ad esempio, che il tempo passato davanti allo schermo influisce negativamente sulla dieta dei bambini, poiché distrae dal senso di sazietà e induce, anche attraverso la visione di pubblicità, a consumare una maggiore quantità di cibi non salutari.
Ma il modo in cui l’utilizzo degli schermo impatta più negativamente sulla salute dei bambini e dei ragazzi è quando si sostituisce ad altre attività, in particolare a quelle che hanno effetti benefici. Da un’analisi emerge infatti che se il benessere dei più giovani è supportato in modo significativo dalla socializzazione tra pari e da un numero consono di ore dedicato al sonno e all’attività fisica (nella pratica degli sport oltre che del gioco libero), proprio lì il tempo schermo erode spazio sostituendosi in misura più o meno significativa a quelle attività. L’apparente nesso, dunque, tra esposizione agli schermi ed effetti negativi per la salute, può trarre motivazione proprio dalla perdita di opportunità di socializzazione, esercizio e riposo, tutti necessari ai più giovani.
Un questionario per aiutare i genitori a gestire lo screen time
Per arginare l’incertezza dello scenario, l’associazione dei pediatri britannici ha voluto fornire a genitori ed educatori una guida per gestire lo screen time al meglio, partendo dalle constatazioni che non esiste una quantità “ideale di tempo schermo” e che la scuola stessa richiede ormai che parte dello svolgimento dei compiti a casa avvenga attraverso l’utilizzo di strumenti digitali.
Per arrivare a capire se lo screen time dei suoi membri è equilibrato e consapevole, le famiglie possono farsi guidare da una serie di domande, verificando se le risposte li portano a una conclusione positiva:
1. Il tempo schermo è sotto controllo nella mia famiglia?
Con i bambini più piccoli significa che le regole poste per l’utilizzo degli schermi vengono rispettate. Se ciò non accade e i genitori sentono di aver perso il controllo della situazione, forse bisogna pensare di ricorrere a un aiuto esterno.
Con i bambini più grandi e gli adolescenti significa che in modo graduale si sta lavorando perché raggiungano l’autocontrollo e l’autonomia nell’uso della tecnologia.
Inutile dire che anche gli adulti si possono porre delle domande relativamente al proprio screen time, chiedendosi, per esempio, se stanno usando lo smartphone per uno scopo preciso o se lo stanno solo consultando in continuazione senza rendersene conto.
2. Gli schermi interferiscono con le attività famigliari?
I momenti spesi insieme in famiglia sono spesso fonte di benefici nonché opportunità per un confronto fra i suoi membri. Vale la pena di riflettere se i device digitali non riducono o rovinano tali momenti, per esempio i pasti. Mangiare insieme intorno a un tavolo è occasione di dialogo con i figli, ricordando che l‘interazione viso a viso è fondamentale e insostituibile per lo sviluppo di competenze linguistiche, emotive e sociali.
3. Gli schermi interferiscono con il sonno dei membri della mia famiglia?
La privazione del sonno, anche in quantità ridotta, può avere effetti sulla salute fisica e mentale, sul rendimento scolastico e sulle relazioni famigliari. E’ quindi fondamentale che gli schermi non interferiscano con la routine della buonanotte, sia per i bambini che per gli adulti. La raccomandazione degli esperti è di spegnere gli schermi un’ora prima di addormentarsi.
4. Siete in grado di controllare il consumo di merendine e snack quando siete davanti a uno schermo?
Difficile tenere conto di ciò che si mangia, soprattutto se i pasti vengono consumati davanti alla tv. Gli adulti devono monitorare su ciò che i bambini mangiano durante il loro screen time, specialmente se sono a rischio obesità.
Un consiglio per ridurre il tempo schermo
Il consiglio dei pediatri qui è di decidere tutti insieme una pianificazione per lo screen time, di porre dei limiti condivisi e precedentemente discussi. E’ importante che tutti capiscano i limiti imposti e che i membri della famiglia ricevano un riconoscimento o un premio se le regole vengono rispettate.