Lo streaming nei videogiochi: come funziona e quando entrerà nelle nostre case

All’inizio giocavamo con cartucce e cassette, poi sono arrivati i floppy disk e i dischetti da 3,5”. Più di recente, i videgiochi hanno iniziato a essere distribuiti su CD, DVD e Blu-Ray. Infine, abbiamo conquistato la comodità del digitale: due click sul PC o un paio di tasti su Xbox One, PS4 e Switch, e il gioco viene comprato e scaricato direttamente sulla console/computer, senza dover nemmeno uscire di casa per andare a acquistarlo in un negozio specializzato. Certo, ci sono gamer che preferiscono avere la copia fisica in casa, magari per una questione di collezionismo, ma è indubbio che gli acquisti digitali nei videogame sono una bella comodità e hanno permesso a un enorme sottobosco di giochi “indipendenti” di esistere e vendere migliaia di copie, cosa impossibile con la tradizionale distribuzione fisica.

Giocare in streaming

Il prossimo passo sarà di giocare in streaming. Cosa vuol dire? Oggi quando lanciate un videogame, per esempio Overcooked, per farvi una bella partita a quattro, la console legge il gioco dal proprio hard disk e i suoi processori “trasformano” questi dati nelle immagini che vedete sulla TV in salotto. Tutto questo, nel futuro dello streaming, succederà in un server remoto, magari in Islanda, che farà “girare” il videogame e trasmetterà sul vostro televisore le immagini.

È un po’ quello che succede se lanciate Netflix o Amazon Prime: il film o la serie TV non sono fisicamente letti a casa vostra, ma c’è un flusso di dati che arriva dai server della App e vi fa vedere il contenuto scelto. Con i videogame è tutto un po’ più complesso perché non c’è solo il flusso di immagini che arriva a casa vostra, ma ci sono anche i comandi che impartite con il joypad, che vanno fino al server – ipoteticamente collocato sempre in Islanda – e che gli dicono che state spostando il vostro cuoco di Overcooked a destra per prendere l’insalata. Allora vedrete il vostro alter ego chef che si muove immediatamente sul vostro TV. Solo che, nel caso dello streaming, tra il movimento del joypad e il movimento sullo schermo, i dati sono arrivati al server remoto e sono tornati indietro. Pazzesco, vero?

Qual è il vantaggio dello streaming?

Fondamentalmente, il principale vantaggio dello streaming è che non dovrete più comprare una console ogni quattro-cinque anni. Quando lo streaming sarà realtà, potrete collegare un joypad qualsiasi al vostro TV e giocare a qualsiasi gioco in catalogo sul televisore, senza avere fisicamente una console collegata. È l’idea di Google con Stadia, la prima “console virtuale”. È stata presentata quest’anno a marzo e poi mostrata di nuovo al recente E3 2019, la fiera di videogame più importante al mondo per i videogame, e segna l’entrata di Google nel settore del videogioco.

Stadia, Xcloud e PS Now

Stadia è una piattaforma di gioco “virtuale” nel senso che non andrete in negozio a comprarla, come magari avete fatto con la PS4 o la Switch. Se volete, c’è un Founder’s Pack, che per 129 dollari vi dà un joypad, un Chromecast Ultra (sono quegli aggeggi che si attaccano dietro al televisore via HMDI e permettono di rendere “smart” la TV e usare App come Netflix o Amazon) e tre mesi di abbonamento “gold”. Non è necessario, però: quando verrà lanciata ufficialmente il prossimo novembre, potrete semplicemente scaricare una App sul vostro smart TV, collegare un joypad Blue-Tooth, e sarete pronti.

Certo, a differenza di Netflix, qua i giochi li pagate. Tratti in inganno dal “è come Netflix”, in molti avevano pensato che ci fosse un abbonamento flat, una specie di “all you can play”, ma non è così. Su Stadia arriveranno molti giochi non esclusivi di PS4, Nintendo e Microsoft (per esempio, tutti i giochi di Ubisoft, tra cui Assassin’s Creed e il prossimo Watchdog 3) e invece di comprarli su disco o in digitale su un’altra console, li potrete comprare su Stadia e giocarli in streaming. Non solo TV: potrete utilizzare la piattaforma Stadia anche su qualsiasi PC e sugli smartphone Google.

Attenzione, però: Stadia vi evita di avere una console in casa, ma richiede una connessione super veloce a Internet. Per funzionare, i videogame in streaming richiedono connessioni di prim’ordine, che sono relativamente rare in Italia (ma anche in molti altri Paesi, USA inclusi al di fuori delle aree metropolitane). Qua trovate un link per fare un test e verificare se la vostra connessione è sufficientemente veloce.

Oltre al test appena indicato, qua trovate una scala che fa capire immediatamente che connessione è necessaria per lo streaming. Per il Full HD (1.080p, la risoluzione con cui giocate con una PS4 “normale”) avete bisogno di una buonissima ADSL, mentre per il 4K di una connessione in fibra. 

 

Anche Microsoft ha in mente lo streaming: lo ha annunciato durante la sua conferenza all’E3 2019, insieme alla nuova console super potente, per ora chiamata Progetto Scarlett, in arrivo a fine 2020. Si chiama Xcloud, e permetterà di effettuare lo streaming dalla propria console. Già ora, se avete una Xbox e un PC sotto la stessa rete, potete giocare su PC i videogame presenti sulla Xbox – è uno streaming “casalingo”, utile se la console è in salotto e il tv è occupato dal partner che sta guardando X-Factor o altro. Questa idea viene estesa dal prossimo autunno grazie a Xcloud, che vi permetterà di giocare su cellulare, per esempio. Così lanciate Forza Motosport, poi uscite per prendere il metrò e continuate a giocare sul vostro iPhone (che per inciso, da settembre con iOS 13 sarà compatibile con i joypad Xbox e PS4).

L’idea di Microsoft è chiara: se avete una Xbox One in casa, potrete effettuare lo stream del gioco su ogni vostro schermo, dentro e fuori la vostra abitazione. 

 

Sappiamo che Xcloud, in questa forma, sarà gratuito per i possessori di console Xbox, ma che Microsoft ha in mente anche di far giocare i suoi videogame anche a chi non ha una console in casa, usando lo stesso sistema. Per ora, però, non sappiamo bene come funzionerà questo programma.

Se volete provare lo streaming e avete una PS4, potete farlo subito. Il servizio è attivo da qualche mese, e si chiama PS Now. Si pagano circa 15 euro al mese e si accede, in modo “flat” (senza ulteriori spese) a un catalogo circa 250 giochi (comprese moltissimi esclusive PS4) che potete godervi in streaming non solo sulla vostra PS4, ma anche sul PC, scaricando l’apposita App e collegando al PC un joypad Sony. Non solo Uncharted 4 e Last of Us, ma anche titoli per tutta la famiglia, come i giochi LEGO, LocoRoco o Sonic.

ps now

 

Qua trovate tutti i dettagli e c’è anche una prova gratis di sette giorni, così potete vedere se la vostra connessione Internet “regge”. In caso contrario, nessun problema: PS Now è un sistema “intelligente”, e vi permette – se preferite – di scaricare il gioco sulla console, nel caso per esempio la connessione non sia abbastanza veloce.