Il piccolo principe. Cosa succede se un classico diventa app

Nella sua incontenibile espansione crossmediale, dopo essere diventato fumetto, cartoon e gioco della Lego, protagonista di un parco divertimenti e di un’opera lirica ed essere stato riprodotto su una serie infinita di merchandising, “Il Piccolo Principe” diventa ora un racconto interattivo per bambini in formato app, disponibile in italiano e tedesco. A misurarsi con uno dei classici della letteratura per l’infanzia più amati è l’editore digitale Larixpress, che ha trasformato la storia del ragazzino dai capelli d’oro nato dalla penna di Antoine de Saint-Exupéry, in un’applicazione per bambini disponibile su iPhone e iPad, oltre che su smartphone e tablet Android.

La storia de “Il piccolo principe” viene raccontata in 5 capitoli e 34 scene interattive, in un adattamento del testo di Saint-Exupéry che intende rendere il racconto accessibile ai più piccoli e lo arricchisce di interazioni, effetti sonori  e animazioni delle illustrazioni originali dell’autore.

Nell’app rivivono gli episodi salienti dell’avventura del piccolo Principe dalla partenza dal suo pianeta, alla visita degli asteroidi vicini fino alla sua caduta sulla Terra e vengono affrontati i temi principali del racconto quali la partenza, il nuovo inizio, l’esperienza dell’amicizia e quella dell’addio.

Quello di Larixpress è sicuramente un progetto ambizioso, che ha il merito di portare in digitale un grande classico e contemporaneamente si espone al rischio di deludere le aspettative di chi associa a quel racconto parte del proprio immaginario infantile. In fondo, ogni opera di rilettura è sempre un “tradimento” dell’originale. E nel caso de “Il piccolo principe” – un testo che come la migliore letteratura per l’infanzia parla per metafore e affronta i temi filosofici dell’esistenza attraverso una serie poetica di immagini memorabili – adattare il testo per renderlo accessibile ai bambini ci pare un’operazione impari, che inevitabilmente incappa nell’appiattimento delle possibilità interpretative. Meglio forse sarebbe stato mettere a disposizione delle famiglie il testo originale e sfruttare le potenzialità di un’app per offrirne una rilettura alla luce di un apparato di approfondimento e di “avvicinamento” al testo dedicato all’affascinante figura di Saint-Exupéry e al suo capolavoro.