Games for Change Award: videogiochi per cambiare il mondo
I Games for Change Awards, ospitati all’interno del Tribeca Film Festival di New York, premiano ogni anno i giochi digitali che promuovono il cambiamento. Il 22 Aprile scorso la giuria ha consegnato a Tracy Fullerton il premio come “Game Changer” dell’anno, attribuito a personalità che ispirano e promuovono la crescita di nuove generazioni di game designer.
Il pubblico ha votato “Gioco dell’anno” This War of Mine, un videogioco in cui i giocatori si trovano a confrontarsi con l’esperienza della guerra dal punto di vista di civili che cercano di sopravvivere tra carenza di cibo e medicine e pericoli legati a cecchini e sciacalli.
I premi assegnati dalla giuria inoltre sono andati, per il miglior Gameplay a:
- Never Alone, un videogioco d’avventura, bellissimo ed emozionante, che è anche un documentario e racconta la storia degli Iñupiaq, la popolazione nativa dell’Alaska.
- That’s Your Right, un gioco digitale di carte che insegna ai ragazzi i principi della Bill of Rights americana
- This War of Mine.
Quelli per i videogiochi più innovativi sono andati a:
- Bounden, un gioco di danza per dispositivi mobili, con coreografie firmate dalla Compagnia Nazionale Olandese di Balletto
- Parable of the Polygons, metà videogioco metà blog, che mostra come piccole scelte degli individui hanno impattto sulla collettività
- Skip a beat Heart Game, il primo gioco che usa il ritmo cardiaco – e la nostra capacità di modficarlo – come controller.
Quelli per i videogiochi con l’impatto sociale più significativo sono andati a:
- Mindlight, un gioco 3D per pc + set di cuffie Neurosky per leggere le onde cerebrali e usare la propria mente come controller, in modo da insegnare ai bambini a superare le proprie ansie e paure
- Never Alone
- Zoo U, che attraverso un ambiente di gioco personalizzato mette i bambini, nei panni di guardiani dello zoo, a confronto con una serie di situazioni sociali da gestire attraverso comunicazione, empatia e collaborazione.