Apple rimborsa acquisti di minori
Per risolvere la class action avviata da alcuni genitori statunitensi i cui figli minorenni avevano effettuato acquisti in-app su App Store senza alcuna autorizzazione Apple pare disposta a sborsare una cifra che potrebbe toccare 100 milioni di dollari.
I termini dell’accordo prevedono che il titolare di un account su App Store sarà in grado di richiedere un rimborso a Cupertino pari a 5 dollari – sia virtuali, da spendere su iTunes, che in contanti – complicando un semplice modulo di richiesta. Chi invece ha dovuto pagare una somma notevole di denaro a causa dei troppi acquisti in-app effettuati dal figlio a propria insaputa, avrà a disposizione un’altra opzione: potrà richiedere ad Apple un credito per tutte le spese non autorizzate effettuate nell’arco di 45 giorni, il tutto compilando una domanda più dettagliata dove si dovranno elencare tutti gli acquisti effettuati in quell’arco temporale. Si potrà infine richiedere un rimborso per un periodo superiore ai 45 giorni, ma in questo caso sarà necessario fornire ad Apple una spiegazione sul perché nessuno, in casa, si sia accorto che gli acquisti in-app siano perdurati così a lungo.
La causa era stata intentata nel 2011 da cinque genitori californiani, i cui figli minorenni avevano speso discrete fortune “ingannati” da alcune applicazioni freemium, quelle cioè che non si pagano al momento di scaricarle e installarle sul proprio dispositivo (free) ma che poi offrono, a pagamento, aggiornamenti e upgrade (premium).
Oltre all’accordo con le vittime, Apple ha risolto anche tecnicamente il problema con l’aggiornamento del sistema operativo. Nel 2011 su iPhone e iPad era installata la quarta versione di iOS che lasciava aperta una finestra di un quarto d’ora dall’inserimento di una password per fare altri acquisti: in questo lasso di tempo era possibile effettuarne altri senza doverli ulteriormente autorizzare tramite parola d’ordine. Immediata la correzione al codice di programmazione, così dalla versione 4.3 del sistema operativo – che oggi è arrivato alla sesta release – la finestra è stata chiusa e non è più possibile incappare nel problema.
Le linee guida e le policy per la sicurezza degli acquisti su iTunes, con un capitolo dedicato ai genitori e i minori, è consultabile sulla pagina dedicata nello store di Apple.