Punti di Vista: Ebook&Kids

Punti di Vista: Ebook&Kids

Nel febbraio del 2013 Massimo Mauri lascia il suo lavoro come manager di una società che opera nell’elettromeccanica e si lancia in una nuova avventura imprenditoriale. Insieme alla moglie Giovanna Pellizzari fonda Ebook&Kids, che a maggio ha messo online il suo primo set di 15 app educative per bambini e punta con determinazione sulla propria organizzazione strutturata per crescere. A distanza di un mese abbiamo chiesto a Massimo Mauri di raccontarci il loro debutto nel mondo del digitale per l’infanzia. 

Mamamò: Come è nato il progetto Ebook&Kids?
Massimo Mauri: L’idea è nata dalla nostra esperienza di genitori, dalla ricerca di app educative per i nostri figli – ne abbiamo tre – perché volevamo che giocassero e imparassero allo stesso tempo. Ci siamo resi conto che in Italia c’erano poche app con queste caratteristiche e spesso erano di scarsa qualità. Ho fatto un’indagine di mercato e ho visto che c’era spazio nella parte education. Toca Boca era l’unica azienda strutturata in quel settore, anche se produce skill games più che app educative.
Noi abbiamo realizzato 15 applicazioni cercando di coprire tutte le attività ludico-didattiche rivolte alla ai bambini della scuola primaria. Ma contiamo di coprire in futuro con le nostre app la fascia dai 2 ai 10 anni.

Mamamò: Qual è il team che sta dietro la realizzazione delle app di Ebook&Kids?
Massimo Mauri: Ebook&Kids è nato come progetto imprenditoriale, forte delle mie esperienze manageriali in settori “trasversali”, dall’editoria al gaming alla tecnologia. Abbiamo cercato investitori che credessero nel progetto e costruito un team di 10 persone che si occupano della parte creativa e di sviluppo. Mia moglie si occupa della parte didattica, mentre io curo la gamification. Gestiamo in outsourcing solo parte della promozione, del marketing e tutta la parte contabile e finanziaria.
Inoltre, ci appoggiamo ad una società londinese per testare i prodotti sui diversi device. La versione Android delle nostre app sarà presto online. Puntiamo ad essere presenti su Google Play, Amazon e Samsung, oltre che su App Store.

Mamamò: Avete fin da subito investito in comunicazione e siete riusciti ad avere visibilità sui principali media. Quanto conta la promozione in questo mercato?
Massimo Mauri: La comunicazione è tutto in questo settore. Non puoi pensare che la gente arrivi ad acquistare le tue app perché sono belle. La rete e i social media ci hanno aiutato a far conoscere in nostri prodotti in diversi paesi. “Wee Kids Mazes” è stato al vertice del ranking della categoria Education in diversi paesi. Abbiamo avuto oltre mille recensioni nel primo mese, molto positive, anche su testate importanti come “Wired” e il “Corriere”. Quando è uscito il pezzo su “Repubblica.it” abbiamo notato un picco nelle vendite italiane. Contano molto anche le scelte di Apple, le app messe in evidenza nello store.

Mamamò: Qual è la parte più difficile nella produzione di un’app?
Massimo Mauri: Le maggiori complessità sono sicuramente legate alla parte finanziaria. Noi siamo partiti con risorse personali e poi abbiamo trovato dei finanziatori. L’altro aspetto impegnativo è rendere la parte didattica chiara ma non noiosa. Renderla qualcosa di giocoso.

Mamamò: Le app di Ebook&Kids sono applicazioni didattiche rivolte ai bambini della scuola primaria. Avete sviluppato o pensate di sviluppare collaborazioni con le scuole?
Massimo Mauri: Stiamo pensando di sviluppare progetti con le scuole insieme a Apple e Samsung come partner.

Mamamò: Le vostre app sono distribuite in Italia e all’estero, in 9 lingue diverse. Come avete affrontato il mercato globale e che riscontri avere avuto?
Massimo Mauri: Vendiamo molto negli Stati Uniti, in Inghilterra e in America Latina, Messico, Brasile, Argentina. L’Italia non è tra i primi paesi ma non sta andando male.

Le App della famiglia “Wee kids” sono da oggi disponibili in versione Android negli Store di Amazon, Google Play e Samsung, oltre che su App Store.