Tablet per bambini. A che età?
Come già segnalato su Mamamò sono molti i tablet in commercio dedicati ai bambini. La domanda che però molti genitori si pongono, soprattutto se i figli sono già in età scolare, è un’altra: quando acquistare un tablet vero e proprio, per esempio un iPad o un Kindle Fire, per metterlo nelle mani esclusive di un figlio? O, in altre parole, a che età è giusto fornirlo di un tablet personale? Aldilà della previsione di spesa, ecco acune considerazioni che possono essere utili a trovare la risposta giusta.
La maturità e il livello di sviluppo
E’ un tema importante, poiché i reali vantaggi che un bambino può trarre dall’utilizzo di un tablet di sua esclusiva proprietà dipendono dalla sua maturità. Probabilmente, il momento giusto per dargli un tablet personale è alla fine del ciclo delle scuole elementari. La American Academy of Pediatrics, per esempio, sconsiglia di utilizzare device touchscreen con bambini sotto i due anni (o più giovani) o di regalarne a bambini di 5: questo non tanto per il potenziale pericolo che un bambino corre ad esseare lasciato solo con un tablet connesso alla Rete (lo stesso che corre utilizzando uno smartphone o il computer di casa), quanto perché davvero non se ne vede l’utilità.
L’utilizzo del tablet a scuola
Nelle scuole più evolute dal punto di vista di connettività e digitalizzazione, l’utilizzo degli e-book è una realtà ormai consolidata. I libri cartacei vengono sostituti dalle corrispondenti versioni digitali e quindi il possesso di un tablet ad uso sclusivo di ciascun alunno diventa pressoché inevitabile. I vantaggi sono molti: a parte l’alleggerimento degli zaini, il cui peso non sempre era salutare per le schiene di preadolescenti e adolescenti in via di sviluppo, si apre l’opportunità di accesso a una gamma vastissima di testi letterari e di materiale didattico che sfrutta tutte le potenzialità dell’interattività digitale. Certo, come genitori ci si deve rassegnare al fatto che il tablet servirà al proprio figlio “anche” per studiare, oltre che per giocare, comunicare e…. distrarsi.
L’esposizione dei bambini agli schermi
Il moltiplicarsi degli schermi nelle nostre case, stando a una ricerca inglese, ha portato ad un aumento esponenziale della quantità di tempo che i bambini vi passano davanti, contribuendo a farli diventare più grassi e spesso inattivi: una riflessione in più da fare quando ci chiediamo se è davvero il caso e il momento giusto per regalare un tablet personale al nostro bambino, anziché educarlo alla condivisione di quello famigliare.
Parental control, il controllo parentale
Il fatto che un bambino abbia accesso ad un suo tablet personale comporta un surplus di lavoro nell’attività di controllo da parte dei genitori. Tutti gli specialisti e i pediatri concordano sul fatto che i piccoli non debbano essere lasciati da soli con device connessi alla Rete e che il tempo che vi dedicano debba essere assolutamente limitato.
In questo senso, quando si procede all’acquisto di un tablet che verrà lasciato nelle mani di un bambino, vale la pena di valutare l’attivazione di un meccanismo di parental control. Come per esempio quello predisposto da Amazon per il suo Kindle Fire o da Apple per iPad e iPad Mini, in grado di limitare le attività dei piccoli nel tempo e nei contenuti (applicazioni, siti web, media…).