Robotica educativa: perché giocando si impara!
Quali robot programmabili? Come utilizzarli a scuola?
I robot, per una certa generazione, sono stati quegli automi intoccabili, esseri che vivevano di vita propria ( è vero, anche Jeeg Robot d’acciaio e Goldrake hanno avuto la loro bella responsabilità in merito!). Si è vissuto poi il periodo della miniaturizzazione e diffusione casalinga di robot di ogni genere: per gli usi domestici e per far giocare i bambini. Piccole meraviglie che popolavano le nostre case e il cui funzionamento appariva “quasi magico”. Ma qualcosa, ora, sta cambiando. La robotica applicata in ambito didattico, cosiddetta educativa, consente ai ragazzi di entrare nella stanza dei bottoni e di iniziare a comprendere, progettare e programmare oggetti che eseguono compiti in maniera autonoma: ecco, sono robot.
Cosa si intende per robotica educativa?
“Con il termine robotica educativa (in inglese Educational Robotics) si individuano strumenti, processi e metodologie basate sulle teorie costruttiviste (e costruzioniste n.d.r.), in cui l’apprendimento nasce dal poter costruire un vero e proprio oggetto. L’ideazione, la progettazione, la costruzione, l’assemblaggio e la programmazione di un robot consentono a studenti di tutte le età di poter “imparare a imparare”. E. Micheli («Human Centered Robotic Design»)
Perché la robotica diventa educativa?
I bambini e le bambine, come diceva il padre del costruzionismo Seymour Papert, adorano costruire oggetti. Se poi questi oggetti sono dotati di motori, sensori e un “cervello” programmabile, allora consentiamo ai ragazzi di divertirsi, mettendo in moto una serie di attività e utilizzando diverse competenze che progressivamente vengono acquisite e consolidate. Inoltre oggi sono diffusi in modo pervasivo computer e software che elaborano i dati provenienti da sensori per determinare come far comportare un determinato oggetto: in auto per segnalare gli ostacoli, in terrazza per accendere le luci al calar del sole. Conoscere il funzionamento di queste automazioni significa rendere i ragazzi consapevoli del loro mondo.
Immagine dal webinar “Lego wedo per la robotica educativa in classe” di Lorenzo Cesaretti
Come utilizzare la robotica nelle attività scolastiche ed educative in genere?
Credo che un buon uso della robotica in campo educativo sia quello che intende la robotica e le tecnologie in genere come strumenti per l’attivazione di didattiche costruttive e in cui i bambini e le bambine possano esprimere se stessi, sentirsi competenti e protagonisti del loro percorso di conoscenza. Inseriamo dunque la robotica in un percorso educativo che comprenda attività diverse unite in un progetto comune: ascoltare storie e raccontarle, disegnare, costruire, manipolare. Così la tecnologia si fa trasparente, si fa parte vera e coerente del nostro percorso di conoscenza.
Ecco un esempio
Petali di libri è un’ attività, realizzata da CoderDojo Sigillo e Makerspace Fabriano, che avvicina i ragazzi alla robotica educativa, alla programmazione e al mondo dei libri.
Ecco gli strumenti necessari:
- due o più robottini programmabili e da costruire (noi abbiamo utilizzato mBot);
- nastro adesivo o due grandi fogli di carta da pacchi per disegnare la scacchiera da sistemare sul pavimento;
- petali di libri (ogni petalo è una fotocopia di una pagina di uno dei libri presenti nella biblioteca della scuola);
- scatoline per contenere un petalo di libro ciascuna.
A terra sistemate la scacchiera (vanno bene anche le mattonelle del pavimento delimitate dal nastro adesivo), è il campo di gioco nel quale sono presenti delle scatoline all’interno delle quali è stato inserito un petalo di libro. Ad ogni squadra (ne bastano anche due) associate una sola scatolina.
Istruzioni di gioco:
- in gruppo/squadra si costruisce il robottino seguendo le istruzioni;
- si scrive un programma per il robottino con il software dedicato per far raggiungere al robot la scatolina assegnata alla squadra, in un tempo massimo di 30 minuti;
- si prova il programma scritto sino a quando consente di raggiungere l’obiettivo alla squadra;
- le squadre a turno raggiungono la scatolina assegnata, la aprono e leggono a voce alta il petalo di libro trovato all’interno (quando tutti hanno raggiunto la scatolina)
- si cerca sugli scaffali della biblioteca il fiore (libro) corrispondente al petalo, seguendo le istruzioni di classificazione dei testi (precedentemente illustrate dall’insegnante).
Buon divertimento!
“All I really need to know about creative thinking, I learned by studying how children learn in kindergarten”. M. Resnick
Tips
Ecco una lista, non esaustiva, di alcuni dispositivi utilizzabili per attività di robotica educativa.