Phone-free: luoghi e situazioni famigliari in cui silenziare il cellulare

spegnere il telefono

A ben pensarci non sono moltissimi nell’arco di una giornata i momenti in cui siamo a tu per tu con i nostri bambini, in cui la comunicazione è favorita dall’assenza di attività che coinvolgono individualmente i membri della famiglia (chi a scuola, chi al lavoro…) e di interferenze esterne. Sono momenti preziosi, quelli in cui i piccoli percepiscono di avere l’attenzione dei genitori tutta per sé e si lasciano andare al racconto di episodi della giornata, di impressioni o difficoltà vissute fuori dalle mura domestiche. E quei racconti, tutti i genitori lo sanno, vanno sempre ascoltati prestando la massima attenzione; interromperli per… rispondere al telefono può avere effetti irrimediabili, vale a dire, non avere una seconda occasione per ascoltarli.

 

Eppure capita che mentre siamo a tavola con i nostri figli, mentre sfogliamo un libro con loro la sera prima di vederli addormentati o mentre insieme guardiamo la televisione (perché no?) o magari giochiamo con il tablet, di scatto ci alziamo per rispondere a una chiamata o per guardare l’ultima notifica di WhatsApp a cui far seguire una risposta immediata. I bambini sono ovviamente infastiditi da queste interruzioni, non mancano di farcelo notare, per rimarcare che il telefono ci distrae proprio da loro.

Ecco allora, a partire da un articolo di CommonSenseMedia, 4 luoghi o situazioni che in linea di massima dovrebbero essere Phone-Free, in cui dovremmo lasciare da parte i cellulari per dedicarci con più presenza di spirito all’attività che stiamo svolgendo in compagnia o con i nostri bambini.

1) In auto, non ti guardo ma ti parlo

E’ vero che nei tragitti in auto spesso il tempo viene utilizzato, grazie alle funzioni bluetooth dei telefoni, per sbrigare le prime o le ultime telefonate di lavoro della giornata o di gestione della vita famigliare (l’orario di una baby sitter da fissare, un appuntamento con la pediatra…). Ma soprattutto la sera, quando i bimbi sono in macchina con noi dopo l’uscita da scuola, proprio quello può essere il momento in cui hanno più bisogno di raccontare qualcosa che è successo mentre eravamo lontani, qualcosa che hanno l’urgenza di condividere. E anche durante un tragitto più lungo, valutiamo se vale la pena di interrompere una conversazione per rispondere a una chiamata: il dialogo abbandonato potrebbe non ricominciare più. E si sa, in macchina spesso si parla di più e in modo più disteso con gli altri passeggeri a bordo.

2) A tavola, si mangia e si parla

Inutile dirlo, se cenate tutti insieme quello è un momento in cui i cellulari devono scomparire da tavola. Anche la sola presenza di uno smartphone acceso qui è una minaccia, un’interferenza che rischia di intromettersi in quella che per antonomasia è la situazione in cui le famiglie italiane si ritrovano. A tavola si parla, si discute, si vive un contesto intenso di comunicazione: facciamo in modo che le notifiche sonore degli smartphone siano silenziate, che gli squilli di una chiamata disturbino solo se veramente urgenti. Senza contare che anche la nostra digestione trarrà beneficio da un’atmosfera di maggior relax.

3) Davanti a un film, corrono le emozioni

Ormai le occasione per vedere un film tutti insieme sul divano, tra pay e smart tv e titoli in dvd, sono moltissime. I bambini adorano vedere i film in compagnia e la visione condivisa può essere quanto mai occasione di dialogo e divertimento. E umano non provare sempre il massimo dell’interesse guardando un film per bambini (anche se sappiamo con certezza che molti genitori sono appassionatissimi di film d’animazione!), ma andarsene in un’altra stanza o stare in compagnia dello smartphone direttamente dal divano interromperebbe l’esperienza di scambio e confronto che i bei film regalano ai genitori e ai figli. Come si giustifica agli occhi di un bambino il disinteresse di un genitore per la sfortunata sorte del pesciolino Nemo?

4) A letto, la buonanotte è sacra 

La sera prima di addormentarsi, nel loro o nel nostro letto, il rituale della buonanotte è fondamentale per i bambini. Ogni famiglia ha il proprio: una storia (con o senza libro), tante affettuosità, alcune chiacchiere e qualche risata, un solo bacio… comunque si concluda la giornata e ci si saluti per rivedersi la mattina dopo, è evidente che questo è un momento che non può essere disturbato, tantomeno da un telefono.
Ma anche per i più grandi la buona abitudine di tenere il cellulare lontano dalla camera da letto, senza essere raggiunti dalla luce di qualche spia o schermo acceso, è importante per la buona qualità delle ore dedicate a sonno. Sabbiamo di fenomeni come il “vamping”, che coinvolge adolescenti e persone mature, pronte a controllare nel cuore della notte se qualcosa è successo online. Per evitare che questo accada, con effetti alla lunga negativi sulla salute, è utile individuare le zone tech-free della casa (per l’appunto, le camere da letto e il tavolo su cui si mangia) oltre a stabilire un unico punto (e magari orario) di ricarica degli apparecchi digitali, lontano dalla tentazione di un’ultima sbirciatina.

Ricordandoci che, come sempre, siamo noi il primo modello di comportamento per i nostri figli.