Le mie stories, insegnare la fotografia ai bambini ai tempi di Instagram

Cosa succede se la maestra legge in un tema che da grande Daniele vuole fare l’Instagrammer? Com’è possibile che proprio lui, un bambino di belle speranze e buoni voti, sia caduto in quella trappola? Urge convocare i genitori e confrontarsi con loro, qualcosa sta andando storto nella sua educazione!

Esordisce così l’agile libro illustrato Le mie stories (Edizioni Piuma), rivolto ai bambini a cavallo tra scuola elementare e medie, per insegnare loro la passione per la fotografia, aldilà dei social, ma senza poter prescindere da essi.

L’autrice e illustratrice Benedetta Frezzotti parte infatti da una corretta considerazione: parlare oggi di fotografia a un bambino significa inquadrare questa bellissima arte anche nella sfera dei social network, dove le immagini contano, eccome. Dunque, se un giovane di questi tempi desidera diventare fotografo è naturale che aspiri anche a diventare Instagrammer. E allora, a questo punto, oltre che dei primi rudimenti della fotografia, avrà bisogno anche di imparare le regole attraverso cui vivere nella grande comunità della rete.

A lezione di fotografia

Capitolo dopo capito, Daniele e i suoi amici Su e Vani imparano l’arte della fotografia. Fondano un club esclusivo a cui decidono di ammettere, un po’ a malincuore, anche l’ingombrante compagno di scuola Doriano. Decidono di trovarsi il mercoledì pomeriggio a casa di Daniele, accompagnando le sedute con laute merende. Di volta in volta affrontano elementi basilari della tecnica fotografica, come l’esposizione e l’apertura del diaframma, la foto in interno e il ritratto, ma anche un approccio particolare come il Light Painting e un formato come il fotoreportage.


Si tratta di nozioni che potrebbero essere un po’ indigeste per dei bambini alle prime armi con una macchina fotografica, ma il tutto viene raccontato con un linguaggio accessibile: è lo stesso Daniele a narrare sotto forma di diario ciò che succede nei mercoledì pomeriggio del club, comprese le spiegazioni tecniche, mentre i dialoghi fra i personaggi spesso prendono la forma della chat, veloci botta e risposta che contribuiscono a loro volta ad alleggerire e sciogliere la lettura.

Per chi poi volesse approfondire gli argomenti fotografici proposti nel libro, tra le pagine sono disseminati tanti QRcode, da inquadrare con la fotocamera del telefono o del tablet per raggiungere sul web informazioni in più su tecniche, fotografi famosi e bellissimi archivi di immagini.

E a lezione dei social network

Ma quelle di fotografia non sono le uniche nozioni che il libro Le mie stories vuole fornire ai bambini. Come dicevamo, la possibilità di avere un pubblico vasto per ogni foto scattata (opportunità che avrebbe attratto anche i grandi fotografi del passato, ne siamo sicuri!) rende necessario che i giovanissimi imparino velocemente quali sono le regole dei social network, in particolare di quello più fotografico, Instagram.

Durante la narrazione vengono dunque fornite informazioni importanti, per esempio l’età a cui ci si può iscrivere al social, ma anche le modalità per fare factchecking delle immagini e per gestire correttamente una conversazione pubblica online. Si impara tutto ciò leggendo una storia, e questo è il miglior pregio del libro: non voler essere un manuale ma un racconto. Le mie stories è soprattutto la storia di Daniele che impara a fotografare, a pazientare per aprire un account social e a gestire online (con l’aiuto dei grandi) un amico un po’ irritante ma in fondo buono.

Un libro illustrato

Altro importante appiglio per i bambini nella comprensione delle informazioni sulla tecnica della fotografia, sono le illustrazioni di Benedetta Frezzotti. Realizzate completamente in carta con la tecnica del papercrafting e poi fotografate su un piccolo set e colorate in digitale, supportano le spiegazioni e danno degli esempi di inquadrature e modalità di illuminazione. Prezioso corredo del libro, forse avrebbero potuto avere più spazio. Ma si sa, sulla carta stampata non è come sul web!