Come aiutare i propri figli a stare sui social in modo consapevole
L’uomo è maggiormente un animale visivo. Essere guardati significa esistere. L’immagine ha una importanza centrale. Non è un caso che i quattro più diffusi social network tra gli adolescenti siano un album fotografico dalle dimensioni planetarie (Facebook), due canali televisivi digitali e informali dove quasi ogni aspetto della vita è reperibile in forma di video (YouTube e TikTok) e una macchina fotografica universale corredata di effetti visivi molto coinvolgenti e spettacolari (Instagram).
Per questo, la consapevolezza e le abilità nel guardare e comprendere le immagini dalle quali sono bombardati quotidianamente e la capacità di gestire la propria immagine al fine di tutelarsi sono competenze e conoscenze che i ragazzi hanno il bisogno di sviluppare, sostenuti ed accompagnati da adulti responsabili, consapevoli e adeguati.
I pericoli della spettacolarizzazione e del bombardamento di immagini
I processi di informazione e di comunicazione, con un nuovo stile visivo e di linguaggio, si stanno trasferendo progressivamente dal campo delle parole a quello delle immagini. Grazie alla facilità d’uso e di accesso ai nuovi media, le immagini che vengono visualizzate dalla maggior parte della popolazione – prima dalla tv commerciale e poi anche dalla Rete – veicolano una progressiva spettacolarizzazione di sé stessi, della propria vita, degli avvenimenti e delle emozioni. Televisione impegnata, cinema d’autore, arte non sono di certo tra le ricerche e le passioni dei giovani, ma neanche di molti adulti.
La comunicazione per immagini si presta infatti maggiormente ad attrarre e fornire immediata gratificazione sensoriale rispetto alla comunicazione scritta. Il web, i telegiornali, la pubblicità e la loro capacità di sedurre, rischiano così di danneggiare il diritto di crescere liberi da stereotipi e di non essere esposti a immagini e a parole non adeguati che possano condizionare la realizzazione di ogni persona.
Quali abilità devono sviluppare i ragazzi per stare sui social
È importantissimo costruire un discorso attorno alla natura e all’uso delle immagini che vada a costruire la capacità dei bambini e ragazzi di riconoscere i molteplici livelli comunicativi di un’immagine, di individuare gli elementi nascosti, di saper reperire, modificare e creare immagini digitali. È fondamentale essere in grado di cogliere verità e la menzogna nella comunicazione, smascherare le fake news, scoprire la comunicazione commerciale e la propaganda, saper giudicare la qualità giornalistica e individuare gli stereotipi discriminatori.
È necessario fare delle distinzioni tra le diverse immagini perché esse non sono solo quelle che troviamo sulla carta stampata o sui social network, ma sono anche, e soprattutto, quelle che vediamo nella quotidianità, dal “vivo” della nostra esperienza.
Nel cervello nuovi centri per il linguaggio digitale
Molti studiosi confermano che la comunicazione degli strumenti digitali cambierà il consueto uso della comunicazione orale e che in futuro accanto ai centri del linguaggio, che si trovano nell’emisfero sinistro del cervello, nasceranno centri per il linguaggio digitale.
L’obiettivo quindi non è voler conservare a tutti i costi la cultura scritta o imporre per forza la relazione diretta interpersonale ma è continuare a valorizzare pratiche educative, che permettono di sviluppare enormi capacità intellettuali ed emotive negli individui.
L’importanza dell’educazione ai media
Variare mezzi e canali, generi e siti, regolamentare tempi e modi nell’uso dei social media è la strategia migliore per sostenere i giovani a costruire un rapporto coinvolgente ma equilibrato, approfondito ma non dipendente, nei confronti delle tecnologie. Gli ingredienti fondamentali per costruire un’educazione consapevole all’utilizzo di questo nuovo modo di comunicare, sono maturare la conoscenza dell’uso consapevole, per sviluppare le capacità di una critica costruttiva dei mass media e dei loro contenuti, e conoscere le caratteristiche proprie di ogni medium, i diversi generi e i messaggi dei media, le finalità dei vari mezzi.
Media, diritti e ruolo di genitori e insegnanti
Il web non è più solo il mondo degli esperti. È il nuovo mondo, è per tutti e di tutti. Non basta possedere la banda larga, occorre saperla utilizzare, avere le competenze necessarie per conoscere sia le opportunità che i rischi legati alla rete e alle nuove tecnologie.
L’uso quotidiano dei media e delle nuove tecnologie influisce sulla vita familiare di tutti i giorni. Molte attività si sono spostate in rete, e non si può più solo parlare di mezzi di comunicazione ma si ripercuote su quasi tutta la vita, e soprattutto nei rapporti non mediati faccia a faccia. Diventa quindi urgente tutelare la crescita dei giovani nei confronti dei contenuti mediatici da parte di docenti insegnanti e genitori. L’alfabetizzazione informatica porta inoltre con sé il tema di diritti e delle possibilità di accedere a informazioni e nuovi tipi di servizi.
Sarà quindi importantissimo il ruolo di noi adulti per garantire a bambini e ragazzi, un’educazione che punta ad una mediazione di un consumo consapevole, e non passivo, delle immagini permettendo loro di costruire una propria personale visione del mondo senza condizionamenti che la plasmino in base a interessi esterni.