The Cave: nella caverna, con ironia
The Cave. Sviluppatore: Double Fine Productions. Anno di uscita: 2013. Piattaforme: PlayStation3, Xbox 360, Wii U, PC (Windows, Mac, LInux), Ouya. Lingua: Inglese sottotitolato in italiano. Prezzo: €12,99.
“Benvenuti, non lasciatevi spaventare dalla mia voce calda e misteriosa. Per centinaia… No, migliaia… No, no, scusate, decine di migliaia di anni… in molti sono venuti da me, alla ricerca di ciò che desideravano di più. Pochi riescono a trovare quello che cercano. Ancora meno riescono ad uscire da qui”.
Così la caverna ci dà il benvenuto al nostro primo ingresso in The Cave, l’avventura in stile platform di Double Fine Productions firmata Ron Gilbert, autore di Monkey Island. La caverna è infatti ambientazione, voce narrante – spesso cinica, ma sempre intelligente – e protagonista non giocabile di questo gioco ironico e a volte irriverente.
Il nostro compito sarà quello di guidare al suo interno tre dei sette buffi personaggi che ci vengono presentati in prima battuta tramite la voce suadente di The Cave, che ci accompagnerà in tutta l’avventura arricchendola con l’ottima e raffinata narrazione (in lingua inglese ma con sottotitoli disponibili in italiano) delle storie dei protagonisti e degli eventi.
Così come ci viene raccontato, quindi, i sette personaggi che abbiamo a disposizione sono un cavaliere, uno zoticone, una scienziata, un’esploratrice, un monaco, una viaggiatrice nel tempo e una coppia di gemelli – che valgono come un unico personaggio. Ognuno di loro ha una propria storia, una missione personale e segreta da portare a termine e una specifica abilità da mettere a frutto nella soluzione degli enigmi in cui si imbatteranno lungo il percorso che seguiranno per trovare l’uscita dalla caverna.
L’ingresso in The Cave ci è consentito solo dopo aver scelto i tre personaggi con cui avventurarsi nel gioco: potremo passare da uno dei tre all’altro, alternandoli al comando a seconda delle azioni richieste dai puzzle da risolvere di volta in volta. Ci saranno momenti in cui avremo bisogno di farli collaborare tutti e tre, gestendoli a rotazione via via che le abilità di uno o dell’altro sono necessarie: in tal senso, si comprende come non sia assolutamente possibile esplorare la caverna con un solo protagonista, poiché sicuramente questo si ritroverà presto a non potere andare oltre uno specifico ostacolo.
Così, per esempio, mettendo in gioco un trio che abbia tra i membri lo Zoticone, ci ritroveremo a dover sfruttare la sua speciale abilità di poter nuotare sott’acqua in apnea, magari per fargli attraversare un cunicolo allagato e fargli raggiungere la leva che causerà lo svuotamento del cunicolo, consentendo così ai suoi due compagni di viaggio di raggiungerlo e proseguire nel loro cammino.
Ciascun protagonista quindi consente l’accesso ad aree diverse della caverna, e l’avventura sarà ambientata in scenari differenti a seconda dei tre personaggi con cui decideremo di giocare. Ne consegue che per vedere le storie e le ambientazioni collegate a tutti i personaggi sarà necessario completare il gioco tre volte. E non servirà a nulla cercare di far morire uno dei personaggi sperando di poterlo così sostituire: in The Cave non si muore, si torna sempre miracolosamente in vita, anche dopo la caduta più rovinosa o dopo aver affrontato grossi draghi sputafuoco.
I bambini più grandicelli sapranno cogliere l’ironia spesso sarcastica e pungente della caverna narratrice, magari cimentandosi in una partita in modalità multiplayer locale, assieme a un massimo di due amici: i tre giocatori potranno così collaborare e gestire a rotazione i tre protagonisti prescelti per la partita. In tutti i casi, per divertirsi basterà cimentarsi negli enigmi in cui via via ci si imbatte – che forse hanno la sola pecca di essere a volte ripetitivi – seguendo la propria curiosità e godendosi l’esplorazione di ambienti assai particolari, dai toni dark ma mai realmente spaventosi, caratterizzati da uno stile grafico decisamente accattivante.