iMamma, per monitorare e parlare di gravidanza. Intervista a Pippo Fertitta

Di quante informazioni hanno bisogno le donne in gravidanza? Moltissime, i sondaggi dicono che in questa particolare fase della vita le utenti di Internet intensificano le loro ricerche sul web, a caccia di informazioni sui nove mesi della gestazione, sulla propria salute e quella del nascituro, ma anche su prodotti e servizi mai prima acquistati. E quando trovano ciò che cercano, hanno bisogno di un posto in cui tenere nota di tutto, dalla data presunta di parto a quelle degli esami e visite di controllo.

Il successo dell’app italiana iMamma si lega proprio all’accresciuto bisogno delle future mamme di trovare sempre nuove informazioni e allo stesso tempo di tenere nota di mille nuove scadenze e appuntamenti. L’idea di un’app mobile, da installare su device sempre a portata di mano, che risponda in modo veloce e immediato a queste esigenze viene nel 2012 a Pippo Fertitta, un informatore medico del settore pediatrico e ginecologico, che insieme al fratello Riccardo fonda la softwarehouse OB Science.

L’app iMamma, sin da subito sviluppata con il supporto di specialisti di settore, negli anni si è progressivamente arricchita e oggi fornisce oltre al diari della gravidanza (per scoprire settimana per settimana i cambiamenti del feto e della mamma, per annotare l’aumento di peso, i valori della pressione arteriosa, la quantità di acqua assunta nella giornata, per archiviare foto ed ecografie…), anche contenuti e una community in target.

Il successo è indubbio, è lo stesso Fertitta a raccontarcelo in una chiacchierata online: “I download quotidiani sono più di 1000 e siamo a 180.000 utenti unici al mese. La scelta vincente è stata certo quella di collocare l’app come gratuita negli store, di perseguire un modello di business basato sulla vendita della pubblicità al suo interno. Oggi sul mercato italiano non abbiamo competitor, ma non solo per il numero di download, anche per completezza dei servizi e contenuti che forniamo”.

A rendere più attraente l’app è infatti anche la community ospitata al suo interno: “Per accedervi è necessaria la registrazione. Ad oggi le iscritte sono 45.000 , che nella nostra community trovano uno spazio per condividere pensieri ed emozioni. Le stanze di discussione sono tre, una è quella legata al mese previsto per il parto, che funziona come ottimo collante per le future mamme”.

Risale invece alla fine dello scorso anno il blog che nell’app ospita contenuti ad hoc, curati da specialisti e da una redazione che affronta anche temi pratici legati alla gravidanza, propone eventi e  tratta di moda prémaman e neonato. La pubblicità all’interno dell’app è ben contestualizzata, con collaborazioni con aziende del settore che vogliono entrare in contatto con future e neomamme.

Progetti per il futuro? “L’app è in continua evoluzione e lavorazione – risponde Fertitta – entro il 2017 uscirà la terza release. In realtà iMamma si colloca in una “costellazione” di applicazioni nate da OB Science, che con circa una quarantina di titoli completa l’offerta dedicata al mondo gravidanza, pediatria e ginecologia. Per esempio, ci sono My Fertlity, iBimbo, iObstetrics… ciascuna rivolta a un pubblico particolare, funzionale alle esigenze di ciascun attore coinvolto nel grande viaggio della nascita”.