Le fantastiche bestie dell’Animalario
Animalario Universal. Sviluppatore: Fondo de Cultura Economica. Requisiti: Compatibile con iPad. Richiede l’iOS 4.0 o successive. Lingua: Inglese, Spagnolo. Prezzo: 4,99 $.
Il cassodillo è un camelide con artigli affilati che vive sul Delta dell’Orinoco. Il ticefish una bestia feroce con la pelle ricoperta da un’armatura, che nuota nelle profondità dell’oceano. Il Rhinosky una belva provvista di corno, con il corpo ricoperto di scaglie, proveniente dalla regione Siberiana.
Sono alcuni dei 4096 animali che potrete conoscere attraverso il fantastico Bestiario del professor Revillod, pubblicato come albo cartaceo in Italia da Logos e diventato ora un’applicazione – al momento purtroppo solo in inglese e spagnolo – che consente di scoprire creature buffe e inquietanti, feroci e divertenti.
Il professor Revillod, immaginario scienziato del XIX secolo, figura sulla home page della app, in compagnia di icone delle scienze naturalistiche come Plinio il Vecchio, Linneo, Buffon e Cuvier. Il dotto ricercatore, fluente in esperanto, dice di aver attraversato terre sconosciute, di aver scalato vette e attraversato pianure in mongolfiera per diffondere la scienza nel mondo. Ora accompagna i giovani “naturalisti” a scoprire le creature fantastiche che ha incontrato durante i suoi viaggi.
Con uno swipe, passando cioè il dito sullo schermo, la tigre si combina in modo surreale con il pesce rosso e con il rinoceronte, l’elefante con la capra e l’armadillo, secondo il principio combinatorio dei libri a pagine separate. L’effetto straniante è accresciuto dalle descrizioni fantastiche degli animali, che accompagnano i disegni e che purtroppo non possono essere apprezzate appieno dai bambini, dato che manca una versione in italiano.
Questi ultimi sono realizzati in bianco e nero da Javier Saez Castan in modo impeccabile, come si addice all’apparato iconografico di una pubblicazione scientifica che si rispetti. E sull’iPad possono essere colorati attraverso una palette di tonalità acide, che porta a risultati sorprendenti, incrociando le incisioni ottocentesche con le litografie di Warhol.