Ni no Kuni II: Revenant Kingdom – Una bella fiaba della buonanotte
Uscito a fine marzo 2018 su PlayStation 4 e Pc, Ni no Kuni II: Revenant Kingdom è il seguito di Ni no Kuni: La Minaccia della Strega Cinerea, un gioco di ruolo pubblicato in occidente su PlayStation 3 che aveva fatto tanto parlare di sè per via della collaborazione con lo Studio Ghibli, forse lo studio di animazione giapponese più noto al monto, famoso per opere quali Il Mio Vicino Totoro, Il Castello Errante di Howl, La Città Incantata e molti altri.
Nonostante Revenant Kingdom, sviluppato da Level-5, non abbia goduto di questa speciale collaborazione, lo stile estetico cartoonoso, affascinante, avventuroso e a tratti poetico è ancora ben presente.
È inoltre opportuno precisare che, pur trattandosi di un seguito (come precisato ad inizio articolo), non è assolutamente necessario aver giocato al primo episodio per godersi Ni no Kuni II.
Ni no Kuni II: un gioco di ruolo?
Non si è parlato molto di giochi di ruolo su Mamamò perchè di solito non si tratta di videogiochi per giocatori occasionali, per bimbi piccolissimi, o per partite veloci; sono lunghe opere in cui prevale la componente narrativa, opere molto apprezzate nell’ambiente ludico ma la cui appetibilità soddisfa solo una -seppur nutrita – nicchia di persone. Ni no Kuni II non fa eccezione ma è interessante notare come questo genere di videogame da quasi due decenni (quando opere come Final Fantasy X varcarono i lidi della PlayStation 2) stia diventando sempre più importante anche tra quegli adolescenti che amano leggere, che si appassionano ad esempio ai manga o alle storie fantasy. Perché, effettivamente, giocare ad un gioco di ruolo è un po’ come vivere quelle lunghe epopee che, fino a mezzo secolo fa, si apprezzavano solo nei romanzi o nei film. Come suggerisce il termine, qui si interpreta il ruolo del protagonista (a cui, nel corso dell’avventura, si affiancheranno amici e compagni), si vivono empaticamente le sue emozioni, si esplorano luoghi misteriosi e città affollate in cui si può chiacchierare con i cittadini, intraprendere scambi commerciali per migliorare l’equipaggiamento e molto altro.
Nei giochi di ruolo l’azione è rimandata agli scontri con i mostriciattoli che ci intralciano nell’adempiere la nostra missione: si tratta tuttavia di battaglie fortemente strategiche in cui, per spiegarlo nel modo più semplice possibile, si combatte seguendo un sistema di regole basato maggiormente sulla statistica e su schemi specifici piuttosto che sull’azione nuda e cruda.
Scoprire nuove tipologie di gioco
Da quanto spiegato sopra si evince che Ni no Kuni II non è per tutti i palati, ma potrebbe essere una buona idea regalo per un adolescente che, appassionato di certe tipologie di avventure, potrebbe così scoprire un nuovo genere di videogame con cui divertirsi. Ni no Kuni II rispetto ad altri giochi di ruolo non è estremamente impegnativo, è localizzato in italiano, il livello di difficoltà non è particolarmente esigente, la storia è si intrigante ma non così matura da renderla digeribile soltanto ad un pubblico adulto.
Riconquistare un regno
A proposito di storia Ni no Kuni II ci mette nei panni di Evan, l’erede del regno di Ding Dong Dell, la cui successione legittima al trono è stata compromessa da alcuni intrighi a corte che hanno favorito un usurpatore. Costretto a scappare dal proprio regno, Evan ha modo di conoscere regni e culture differenti (anche nell’aspetto) e persino di stringere una profonda amicizia con un visitatore proveniente da un altro mondo.
Caratteristica interessante di questo Revenant Kingdom è il fatto che dovremo fondare e gestire un nuovo regno: costruiremo strutture che ci permetteranno di investire nella ricerca e migliorare le nostre abilità/talenti, andremo alla ricerca di nuovi cittadini che daranno manforte e altro ancora.
Criticato da alcune riviste di settore per una certa “difficoltà calibrata verso il basso“, questa caratteristica la si può invece accogliere come una nota positiva: tutto sommato è un modo per non scoraggiare nuovi, giovani giocatori a cui Ni no Kuni II strizza l’occhio. Per i più grandi invece è bello ricordare che a volte qualcuno trova piacevole anche perdersi in un mondo tanto curato quanto aggraziato, godersi la storia, senza per forza ricercare soddisfazione in una sfida impegnativa.