Pianopiano, come diventare editore online
Sono molti gli autori e gli illustratori che in questo particolare momento stanno valutando il “salto” al digitale. Complici la crisi in cui il settore dell’editoria tradizionale versa, la difficoltà a farsi pubblicare e l’inevitabilità dei nuovi supporti digitali di lettura, per molti di loro l’autopubblicazione (autopublishing) diventa uno sbocco naturale. Ma non c’è solo questo: chi ha le abilità e le competenze per la creazione e la gestione di contenuti online, inizia a strutturarsi come editore “nativo” digitale, ovvero a progettare e pubblicare e-book nati per la fruizione su tablet, smartphone e-reader. Non più, quindi, la semplice trasposizione di ciò che già esiste in forma cartacea, ma prodotti pensati per sfruttare tutte le potenzialità dei formati digitali.
E’ quello che stanno facendo due sorelle, Anna e Rachele Lo Piano, che hanno deciso di sfruttare le loro competenze nell’editoria e nella comunicazione anche digitale per realizzare un grande sogno nel cassetto, creare una casa editrice. Ecco cosa ci ha raccontato Anna dell’esperienza di Pianopiano, iniziata lo scorso anno.
Come nasce la casa editrice digitale Pianopiano?
Nella nostra famiglia l’abitudine al libro c’è sempre stata. Io e mia sorella proveniamo da esperienze professionali legate al mondo della comunicazione e dell’editoria, io più legata alla scrittura, alla gestione di contenuti e mia sorella con un’ampia esperienza grafica in case editrici. La nostra idea a un certo punto è stata quella di smettere di vedere solo le difficoltà in cui il settore dell’editoria versa attualmente, per cogliere le opportunità del grande cambiamento in atto in questo settore. Quindi abbiamo pensato di iniziare a sperimentare anche noi nel digitale, realizzando così un grande sogno, creare una casa editrice.
Che tipo di e-book pubblicate?
Pubblichiamo soprattutto guide e manuali. La collana le passaporte è dedicata ai viaggi, ma anche a un modo di viaggiare diverso. Per esempio, nella nostra guida su Bangkok ci rivolgiamo ai creativi, che ben sanno quanto questa città sia effervescente e piena di spunti. Le nostre guide di viaggio sono da fruire sui tablet (sugli e-reader si perde un po’ della loro ricchezza), ricche d’immagini, multimedialità, link che portano all’esterno… insomma, sono “ipertesti” in cui si perdono i confini delle pagine. In una nostra guida hai già selezionato tutto quello che troveresti navigando in rete tra molti siti di tuo interesse.
Per la collana sapori&saperi (dedicata ad alimentazione e cibo) in primavera è invece in uscita un manuale dedicato alla cucina, realizzato con Natalia Cattelani. Stiamo anche lavorando a una collana di e-book di “edutainment”, rivolta al pubblico più giovane, che sfrutti al meglio le potenzialità di questi supporti.
Che figure professionali sono coinvolte nella vostra casa editrice?
Il cuore del team di Pianopiano siamo io e mia sorella, ma le competenze che servono per realizzare un libro in digitale sono moltissime. In questo progetto io sto riversando le mie esperienze nell’editoria, di autrice nella produzione televisiva e nella comunicazione. Mia sorella si occupa più della parte grafica. Di volta in volta, in base al progetto, ci rivolgiamo e coinvolgiamo poi figure professionali specifiche, tecnici, illustratori e autori, anche giovani e desiderosi a loro volta di sperimentare.
Quali le opportunità che vedete nel digitale?
Beh, anche solo il fatto che produrre libri in digitale costa meno è un vantaggio non da poco! Poi c’è il grande fascino che le tecnologie digitali esercitano in questo momento, con tutte le potenzialità, spesso ancora da esplorare, che offrono per produrre contenuti innovativi, diversi da quelli tradizionali su carta. Il fatto stesso di poter sperimentare è affascinante. E poi il libro digitale è più accessibile, tutti lo possono raggiungere negli store online.
Quali le difficoltà che incontrate?
La più grande difficoltà che stiamo incontrando nasce dal fatto che non c’è un’esperienza consolidata nell’editoria digitale: sapere come ti devi muovere, quale piattaforma è meglio utilizzare, come fare per avere visibilità, come muoverti a livello fiscale e di tassazione (le leggi sono ancora vaghe)… insomma, incontriamo le difficoltà di fare una cosa nuova. Oltre che editoria, stiamo facendo sperimentazione.
Poi riscontriamo una certa resistenza all’e-book, cosa che mi stupisce ancora. Magari sono proprio le persone che hanno la tecnologia più evoluta in mano a non scaricarli. Probabilmente la cultura al digitale stenta ad affermarsi e forse predomina ancora la sensazione che un libro virtuale non si possiede realmente.