Hidden Folks, un gioco di vertiginosa ricerca
Di cosa si tratta
Dell’app Hidden Folks sviluppata dal folle game designer Adriaan de Jongh, Tim Cook (amministratore delegato di Apple) ha detto: “I’m sure my niece will spend many hours in this game!”, quindi a me è venuta una voglia matta di dare una sbirciatina, ed ecco di cosa si tratta, di un’app nuova nel suo genere!
Hidden Folks è nata come videogioco ed è diventata anche un’app, ma è anche una storia, tante storie, un silent book animato e un Wimmelbuch. I Wimmelbuch (intraducibile in italiano) sono albi di poche parole che affidano alla ricchezza delle immagini la rappresentazione di paesaggi in cambiamento (penso e ho Una giornata di primavera in città di Rotraut Susanne Berner) offrendo di ricercare personaggi e oggetti in tavole formicolanti di particolari (altro esempio tra i più noti è Where’s Wally?).
La fortuna e il successo dei Wimmelbuch sta nel formato di dimensioni ampie, nella densità degli elementi illustrati e nel brulichio di dettagli che accompagnano la narrazione. Solleticano l’attenzione e sollecitano la ricerca.
Ora, può accadere che si resti sedotti da questo genere di pubblicazioni, ma anche che non se ne subisca per nulla il fascino; la cosa che importa, secondo me, è che in questo tipo di libri a un certo punto le sterminate distese illustrate (di umani, strade, animali, case, boschi o città) finiscono perché – per quanto estesa – la pagina finisce. C’è un limite e la nostra perlustrazione si ferma lì, inesorabilmente sul bordo.
Peraltro verrebbe da benedirlo quel bordo perché invece nell’app Hidden Folks questo argine sicuro non c’è, non esiste, e un vago senso di vertigine associata a libidine da ricognizione assale il lettore-giocatore.
Ci piace perché
Perché la cosa strabiliante è che le scene interattive sono in animazione continua, in continuo movimento, troviamo centinaia di personaggi minuscoli indaffarati sotto i nostri occhi increduli. Un incubo, una delizia? Certo un prodigio di creatività che ha avuto un successo mondiale.
Tramite trascinamento si sposta il quadro d’osservazione, lo si apre sopra, sotto, a destra e a sinistra, perdendo l’orientamento sui paesaggi disegnati a mano a matita da Sylvain Tegroeg. Si vaga senza il senso del tempo tra cactus, rastrelli, mucche, spaventapasseri, negli sconfinati spazi di indagine di Terre Deserte, Fabbrica, Città, spostando balle di fieno, potando siepi e aprendo porte a caccia dei 190 obiettivi nascosti.
Siamo immersi in lande illustrate in bianco e nero, travolti dall’impazienza della caccia, trovare tutto è prima una questione di divertimento poi di puntiglio; di quella frenesia animata apprezziamo il rigore creativo, l’equilibrio grafico fra vuoti e pieni, l’ironia del progetto.
La barra che fornisce gli indizi di ricerca offre un breve testo descrittivo con qualche esilarante sorpresa e da Impostazioni è possibile selezionare la luminosità, utile quando i bulbi oculari, nonostante gli zoom, mostrano le prime crepe per la messa a fuoco. L’ultima finezza è il poter volgere il quadro di narrazione e gioco in bianco, in notturno o in color seppia.
Perfetta per chi…
…vuole lanciarsi con trasporto nella moderna e interattiva composizione delle scene per ritrovare l’eco dei maestri del Wimmelbuch, Bosch e Bruegel il Vecchio.
Un po’ si impazzisce, un po’ ci si diverte fino allo sfinimento!
Hidden Folks Sviluppatore: Adriaan de Jongh. Requisiti: compatibile con iPhone, iPad, and iPod touch, richiede iOS 9.0 o successive. Lingua: diverse, tra cui Italiano. Prezzo: $ 2,99