Bambini: cresce il tempo dedicato a YouTube
Trasmetti te stesso. Questo lo slogan con cui Youtube accoglie e invita i suoi utenti dal 2005. Ma come sono cambiati i pubblici e le modalità di interazione di video sharing negli ultimi anni? Da una recente ricerca statunitense di Common Sense Media (sondaggio condotto online su un campione di circa 1700 giovani tra gli 8 e i 18 anni), il tempo dedicato agli schermi pare essere in aumento tra gli adolescenti (teens) e soprattutto i preadolescenti (tweens).
Ciao ciao tv, benvenuto Youtube
La ricerca sull’utilizzo degli schermi evidenzia lo spostamento del favore dei più giovani dalla televisione al web. Nonostante il rinnovamento della proposta televisiva, negli ultimi quattro anni la percentuale di preadolescenti che si diverte a guardare la tv è diminuita dal 61% al 50%, scendendo al 33% negli adolescenti. Tra le piattaforme per la condivisione e visualizzazione in rete di contenuti multimediali, Youtube domina chiaramente la scena. Rispetto al 2015, quando la fruizione della piattaforma si poneva solo al quinto posto dietro tv, musica e videogames, al momento il 67% dei preadolescenti sotto i 13 anni la considera l’attività mediatica preferita. Ma cosa fanno maggiormente i più piccoli su Youtube?
Cosa fanno i bambini su YouTube?
Il tempo trascorso su YouTube pare sia dedicato maggiormente alla visualizzazione di contenuti già esistenti rispetto alla creazione di nuovi. La sola esposizione ai contenuti online però non è da sottovalutare. La visione di video da parte dei più piccoli diventa un’attività spesso personalizzata, con minori opportunità di condivisione con la famiglia. Come è facilmente intuibile è più semplice condividere un’esperienza visiva su uno schermo più grande in uno spazio comune, come una stanza della propria casa, rispetto ad un dispositivo personale fruibile ovunque.
Fondamentale quindi l’attenzione educativa da parte degli adulti, che non può limitarsi al controllo. Molto spesso si pensa che affidandosi a strumenti per il monitoraggio dell’esperienza online dei propri figli, si possa garantire ai genitori una sicurezza totale. In realtà questa illusione tecnica dimentica l’importanza del senso dell’educare. Accompagnare i bambini e i ragazzi alla responsabilità è forse più faticoso, ma sviluppa la crescita personale e sociale dei più giovani.