Safer Internet Day. Rischi online
L’11 Febbraio è il Safer Internet Day, che vede combinarsi gli sforzi di educatori, aziende e esperti del benessere dei minori finalizzati a realizzare un universo online migliore per i ragazzi. I ricercatori della London School of Economics, in collaborazione con OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione dell’Università Cattolica di Milano, pubblicano per l’occasione due nuovi report europei, che mostrano come i minori siano meno preoccupati dei rischi online quando sono responsabilizzati nell’affrontarli ma che, quando i ragazzi ottengono l’accesso ai dispositivi mobili, il rischio di danni continua a crescere e a cambiare.
Da Net Children Go Mobile – che ha interessato 2500 ragazzi tra i 9 e i 16 anni – emergono alcuni dati rassicuranti, come il fatto che in Italia l’utilizzo dei social network si attesti intorno al 64%, contro l’81% di paesi come la Danimarca, grazie soprattutto a percentuali contenute di accesso nella fascia di età più bassa (solo il 15% dei bambini tra i 9 e i 10 anni). Continuano però ad essere elevati i rischi per i ragazzi online, come il cyberbullismo, di cui hanno avuto esperienza il 41% di ragazzi, l’esposizione a contenuti inappropriati, che tocca il 17% dei maschi e il 24% delle femmine o il pericolo di adescamento, che incombe sul 30% dei ragazzi che sono in contatto con una persona incontrata online.
RISCHI E OPPORTUNITA’ DI SMARTPHONES E TABLET
Il rapporto mostra che i ragazzi che accedono a internet anche da smartphone e tablet hanno più probabilità di esporsi ai rischi ma hanno anche più opportunità: possiedono più competenze digitali, safety skills e competenze comunicative. Inoltre, i ragazzi che usano smartphone e tablet sono più esposti ai rischi, ma non ai danni: l’accesso e l’uso di internet da devices mobili non è, quindi, un fattore di vulnerabilità.
QUALITA’ DEI CONTENUTI DIGITALI
I ragazzi sono complessivamente poco soddisfatti dei contenuti online: il 43% dei ragazzi di 9-16 si dice pienamente soddisfatto dell’offerta online per bambini e giovani, ma solo un terzo dei più piccoli (9-10 anni) è d’accordo con l’affermazione “su internet ci sono molti contenuti adatti ai ragazzi della mia età”. I ragazzi più soddisfatti sono gli inglesi (57%) e gli irlandesi (51%). Nei paesi in cui l’inglese non è la prima lingua, invece, c’è più insoddisfazione: solo il 40% dei ragazzi romeni, il 37% dei coetanei danesi e il 30% degli italiani è valutata positivamente.
Dai focus group della ricerca EU Kids Online emerge invece come le percezioni di ragazzi e adulti rispetto ai rischi di internet possano differire in modo sostanziale. Quello che gli adulti definiscono come rischio non si traduce necessariamente in un’esperienza negativa per i giovani. E rispetto ai rischi di natura sessuale, gli e le adolescenti concordano nell’attribuire alle ragazze la responsabilità di evitare una più ampia circolazione di foto sexy.
ADULTI E RAGAZZI, UNA VISIONE DIVERSA DEI RISCHI
I ricercatori concludono che le esperienze online problematiche per i ragazzi interessano tutte le aree dello sviluppo psico-sociale, dalla sfera dell’identità e della sessualità, alla costruzione di legami amicali o sentimentali, ma anche allo sviluppo di principi etici. Certi contenuti o pratiche comunicative che genitori, insegnanti e adulti considerano un rischio, sono percepite in modo diverso dai ragazzi: ad esempio, postare immagini sexy e ricevere commenti provocanti può essere gratificante e eccitante. Ma la condivisione di immagini sexy può anche rivelarsi un’esperienza traumatica, quando i commenti sono crudeli o le foto vengono condivise con troppe persone. David Smahel (Masaryk University) spiega: “Il confine fra esperienze online positive e negative è molto sottile. Il risultato dipende sia dalla situazione comunicativa sia dalla consapevolezza, da parte dei ragazzi, dei potenziali problemi. La stessa esperienza viene percepita in modo molto diverso da ragazzi diversi. Mentre alcuni sono molto attenti a condividere informazioni personali, altri sono convinti che non possa accadere nulla di male”.
COME DIFENDERSI DALLE CONSEGUENZE
Quando incontrano contenuti o comunicazioni di natura sessuale che li infastidiscono, i ragazzi cercano di proteggersi tirandosi fuori dalla situazione e cercando di non esserne coinvolti. Misure preventive come fare lo scroll della pagina, cliccare su un’altra pagina e evitare di farsi foto in pose sexy o di mettersi svestite di fronte alla webcam sono fra le strategie più citate. Sia i ragazzi che le ragazze concordano nell’attribuire alle ragazze la responsabilità di evitare una più ampia circolazione di foto sexy. Le situazioni problematiche avvengono soprattutto sui social network I rischi che più preoccupano i ragazzi sono il bullismo, la possibilità che qualcuno usi le loro informazioni personali in modo inappropriato, ricevere contenuti di natura sessuale da sconosciuti, e contenuti commerciali. Più della metà di queste esperienze avviene sui siti di social network come Facebook. Ciò significa che i ragazzi sono consapevoli dei potenziali rischi della comunicazione, ma non sempre si preoccupano delle conseguenze.