Transbook. Un progetto UE esplora la letteratura per l’infanzia nell’era del digitale
È giunto al termine in queste settimane “Transbook. Children’s literature on the move”, un progetto europeo finanziato dal programma Creative Europe e finalizzato alla promozione dell’internazionalizzazione e della transizione al digitale dell’editoria per ragazzi.
Il progetto ha messo insieme per 4 anni 7 partner provenienti da altrettanti paesi europei (Belgio, Germania, Italia, Francia, Slovacchia, UK e Spagna) e impegnati in ambiti che intersecano l’industria del libro, l’educazione e le arti visive, affinché supportassero autori e artisti a sperimentare nuove tecniche e nuovi modelli di business ed esplorassero strade innovative per far incontrare il pubblico con la letteratura.
I partner
Tra i partner di Transbook figurano due importanti fiere del libro per ragazzi – il Salon du livre et de la presse jeunesse di Montreuil e la Europäische Kinder – und Jugendbuchmesse di Saarbrücken e il Literárne Informačné Centrum di Bratislava che promuove la letteratura slovacca a livello internazionale.
Accanto a loro, tre realtà che favoriscono la cultura di bambini e ragazzi attraverso la letteratura e le arti visive, come l’associazione bolognese Hamelin, la spagnola Tantàgora che ospita il festival per ragazzi FLIC e il laboratorio belga ABC – Art Basics for Children. Unica casa editrice tra i partner, la londinese Nobrow è specializzata in fumetti e graphic novels (sono loro che hanno pubblicato la serie del Professor Astrogatto, da cui Minilab ha poi sviluppato una bellissima app).
Gli eventi: mostre, laboratori e artisti ‘on the move’
Transbook si è articolato in una serie di eventi e iniziative che vanno dai convegni alle mostre, dalle masterclass di formazione ai laboratori per bambini, dai progetti educativi a quelli per favorire la mobilità degli artisti. Quasi un centinaio gli autori e illustratori coinvolti a vario titolo nel progetto, tra cui Serge Bloch, David Wiesner, Chris Haughton, Steven Guarnaccia, Anouck Boisrobert e Louis Rigaud (autori di Oh!), Julie Stephen Chheng (l’autrice di Pioggia a mezzogiorno) – e Lucas Zanotto (autore di Loopimal e Bandimal).
La mostra itinerante “La règle et le jeu” ha messo in scena un percorso di lettura sensoriale e interattivo interamente concepito a misura di bambino, con libri da toccare, pagine da far suonare come piatti di una batteria, disegni «animati», a dimostrazione che leggere può voler dire anche toccare, ascoltare, manipolare, scrollare e coinvolgere la fantasia e il corpo del lettore in azioni totalmente inattese.
Dal progetto è nato anche un numero speciale della rivista di Hamelin intitolato “Figure in movimento”, che esplora il concetto e le possibilità di lettura a confronto con i nuovi dispositivi digitali:
“Ci si è chiesti dove si situi esattamente la multimedialità di una esperienza di lettura, se nell’oggetto, a cui si presta sempre più attenzione, o nel soggetto che legge e nella sua capacità e responsabilità immaginativa.”
Per rispondere a questi interrogativi, Stefano Ricci parte da un documentario di Werner Herzog sul ritrovamento di pitture murali preistoriche per creare un parallelo con l’odierna multimedialità; Alberto Sebastiani cita invece Italo Calvino per mostrare come il supporto influenzi l’esperienza di lettura, mentre Sophie Van Linden analizza il rapporto tra digitale e cartaceo nell’albo illustrato.
Gli autori, così come chiunque si occupi oggi di digitale per ragazzi, si confrontano con l’ineludibile e sfuggente interrogativo:
“Il libro è un libro, si legge. Ma con l’app cosa si fa?”